ISSN 2283-7558

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luglio2015

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L'EDITORIALE

LA “CARTINA MUTA” E IL PAESAGGIO CULTURALE

Fermo in autostrada a causa di un ingorgo consultavo il navigatore per cercare un percorso alternativo che mi portasse a destinazione fuggendo alla prima uscita. Obbediente alle richieste, lo strumento collegava rapidamente i due punti dandomi la distanza, il tempo, il tragitto e i percorsi suggeriti. Non conoscendo bene il luogo, non capivo se i tracciati consigliati attraversavano rilievi o se erano in pianura, inoltre, per la grafia indistinta che hanno tutti i satellitari, non distinguevo bene né i caratteri del paesaggio rappresentato né quelle dei paesi circostanti e, quindi, non mi era chiaro, anzi mi appariva assolutamente estraneo, il contesto ambientale da percorrere. Poi registravo che non c’erano alternative: l’uscita dell’autostrada era distante, il traffico pressoché bloccato e a me non rimaneva che osservare quella scarna mappa del territorio e rifletterci sopra. E’ una mappa utilissima, indispensabile alla quale tutti noi, purtroppo, da non molto ci siamo abituati e non riusciamo a farne a meno ma è una mappa che non distingue, nel senso che non rileva criticamente e non rappresenta con adatte simbologie, i segni del paesaggio, non interpreta quel dato fondamentale per la nostra identità che sono le particolarità, le caratteristiche del "paesaggio culturale" che ci circonda.



IL RESTAURO TIMIDO

TRIAGE PER IL RESTAURO?

Il Triage è un termine medico e indica il metodo di valutazione e selezione immediata usato per assegnare il grado di priorità per il trattamento quando si è in presenza di molti pazienti. Da alcuni anni nei Pronto Soccorso è una pratica corrente per razionalizzare i tempi di attesa in funzione della gravità dei pazienti. Il testo propone di estendere questo metodo nel campo del restauro per individuare con chiarezza il grado di urgenza nelle situazioni critiche. Certo le discipline sono diverse ma come sappiamo tutti il restauro deve moltissimo alla pratica medica da cui ha trasferito molte competenze.

TRIAGE FOR RESTORATION?

Triage is a medical term that indicates the method of evaluation and immediate selection used to assign the priority for treatment when in the presence of many patients. For several years it has been a common practice in the emergency room, serving to rationalize waiting times depending on the severity of the cases. The text suggests extending this method in the field of restoration, to clearly identify the degree of urgency in critical situations. Certainly the disciplines are different but, as we all know, restoration owes much to medical practice from which it took many skills.



FOCUS SOSTENIBILITA’

ACQUA: RIUSO E CONSERVAZIONE

Lezioni del passato per la progettazione di oggi

In vaste aree del mondo, sin da quando l’uomo ha iniziato a costruire le proprie abitazioni ha dovuto confrontarsi con il tema della raccolta e del riuso dell’acqua piovana, per affrontare i lunghi periodi di siccità o le condizioni climatiche avverse. Lo sviluppo tecnologico dei moderni sistemi di raccolta e riuso dell’acqua affonda le proprie radici nelle brillanti soluzioni trovate nel passato.

WATER RE-USE AND COLLECTION

Past lessons for today design

In many large areas of the world, ever since men began to build their own homes, they had to face with the theme of rainwater collection and reuse, to deal with the long periods of drought or poor weather conditions. The modern technological systems of water collection and reuse originate from the bright solutions of the past.



LO STACCO DI PAVIMENTI IN SEMINATO VENEZIANO

Palazzo Cappa Cappelli a L’Aquila

Palazzo Cappa Cappelli è un palazzo storico dell’Aquila. Al suo interno, si possono ammirare i dipinti che affrescano le volte e i pavimenti a terrazzo alla veneziana, realizzati da maestranze venete che hanno lavorato sul territorio abruzzese per un breve periodo, e quindi di particolare valore documentale.
Il terremoto del 6 aprile 2009 ha causato danni considerevoli ed estesi a tutte le strutture verticali e orizzontali. In particolar modo sulle volte, su ampia parte delle murature portanti, che sono state incamiciate con rete in fibra di vetro e malte di calce strutturale, e sul colonnato della corte interna che ha obbligato a sostituire il nucleo portante dei pilastri.
L’intervento di restauro e di miglioramento sismico ha riguardato quindi l’intero edificio, a partire dalle fondazioni fino alla copertura, ed è stato effettuato sotto il controllo della Soprintendenza, con un finanziamento di oltre 10 milioni di euro.
Il fatto più interessante è la tecnica innovativa e particolare di stacco per i pavimenti in seminato: più di 400 mq di superficie rimossa per sezioni, successivamente consolidate e riposizionate. Contemporaneamente le stesse volte sono state rinforzate con FRP e i dipinti sottostanti messi in sicurezza e restaurati.

THE REMOVAL OF VENETIAN TERRACE FLOORS

Palazzo Cappa Cappelli in L’Aquila

Palazzo Cappa Cappelli is an historic palace in L’Aquila. Inside the building it is possible to admire paintings that decorate the vaults and Venetian terrace floors, the latter made by Venetian workers who were refugees in Abruzzo for a short period of time due of the uprising of 1848, and therefore of great documentary value.
The earthquake of April 6 2009 caused considerable and extensive damage to all vertical and horizontal structures of the building; in particular to the vaults, to a great part of the load-bearing walls that were jacketed with fiberglass net set with “pozzolana” lime mortar, and also to the colonnade located in the inner courtyard that required the replacement of the internal core of the pillars.
Restoration and seismic enhancement works involved the entire building, from the foundations to the roof, and were conducted under the supervision of the local Cultural Heritage Authority with a public funding of more than 10 million Euro.
The most interesting fact concerning the project is the peculiar, innovative and unique technique of removal of a monolithic floor (Venetian terrace): more than 400 sqm of surface sectioned, removed, restored and replaced exactly in the original position. Simultaneously, the vaults were reinforced with FRP, and underlying paintings were secured and restored.



BIODIVERSITA’ E SITI ARCHEOLOGICI

L’Anfiteatro di Urbisaglia

La ricerca affronta il problema della manutenzione e gestione della componente vegetale nell'area archeologica di Urbisaglia nelle Marche. Lo studio, finalizzato alla definizione di un piano di manutenzione programmata del complesso archeologico, analizzata la storia del manufatto archeologico e la sua consistenza materiale, ha previsto l'identificazione delle specie vegetali presenti nell'area individuandone il loro indice di pericolosità, proposto una serie di possibili strategie per la coesistenza di architettura e vegetazione, ponendo particolare attenzione al tema del "limite/margine" ed alla ricucitura dell'intero Parco archeologico.

BIODIVERSITY AND ARCHAEOLOGICAL SITES

The Amphitheatre of Urbisaglia

This rethesis is focused on the greenery inside the archeological areas.

The amphitheater of Urbisaglia in the Marche represents a clear instance of how much significant is to consider the plants component in a preservation and development project.
Trying to face systematically the interaction problem between the vegetable structure and the artefact, the project consist of a planned preventive maintenance to protect the archeological and vegetable structure. Preparatory researches have identified every vegetable species in the area, finding, at a later stage, their Hazard Index. Solutions have been developed to permit the coexistence between vegetable and archeological structure, but at the same time, we focused the attention on the "bound/edge" subject and on the landscape merging with the archeological parc environment.



RETROFIT ENERGETICO AMBIENTALE IN EDIFICI STORICI E MONUMENTALI

Possibili rischi causati dalla mancanza di un protocollo legislativo e metodologico

Dopo l'entrata in vigore della prima Direttiva Europea in materia di efficienza energetica in edilizia, EPBD (Energy Performance Building Directive), e della sua rifusione nel 2010, le Pubbliche Amministrazioni hanno mostrato crescente interesse negli interventi finalizzati al miglioramento prestazionale energetico ed ambientale dell'edilizia esistente, anche storica. L'implementazione degli interventi di retrofit negli edifici storici e/o monumentali richiede, tuttavia, non soltanto l'adozione di scelte tecnologiche differenti rispetto a quelle normalmente perpetrabili per l'edilizia esistente comune, ma anche protocolli diagnostici, di simulazione e calcolo molto spesso a se stanti.
In questo contributo viene discusso l'aumento degli aspetti di criticità tecnica e metodologica a seguito dell'assenza sia di metodologie di intervento condivise a livello Europeo, che di un protocollo sistematico per la valutazione degli interventi di riqualificazione energetica ed ambientale del patrimonio architettonico.

ENERGY RETROFITTING IN ARCHITECTURAL HERITAGE

Possible risks due to the missing of a specific legislative and methodological protocol

After the first EPBD entered into force, administrations have shown an increased interest in interventions aimed to obtain energy saving in existing buildings: Energy Retrofit (ER). Within an ER in historic buildings or architectural heritage is necessary to undertake completely different operations in some aspects from the same interventions carried out in contemporary existing buildings.
However the current interventions often include criteria totally inapplicable on historic buildings, even when being fully compliant to the energy saving aims. This is because the regulations concerning preservation of architectural heritage and rational use of energy are not linked to each other, and because within European standards a protocol for ER and the definition of its feasibility within historical and heritage buildings is still missing.
Moreover, the scientific and legislative heterogeneities are leading to the increase of differences in awareness and in historical building protection across the EU Countries far from the concept of European Architectural Heritage developed during the Granada conference.
This paper discusses the rise of critical issues generated by the absence of a systematic methodology for energy retrofits in historical buildings.