ISSN 2283-7558

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Conclusa la posa della Natività

Conclusa la posa della Natività

I lavori alla fine di febbraio

redazione
pubblicato il 23/03/2020

Da metà mese di febbraio si procede finalmente alla posa delle scene centrali del cassettonato a partire da San Pietro e San Paolo, sulla parete di fondo, e per ultima la scena della Natività, di cui alcuni elementi sono stati restaurati presso i laboratori ISCR e riportati in cantiere per la posa già nel periodo natalizio; essa è l’ultimo gruppo scultoreo ad essere ricollocato poiché la sua posizione centrale corrisponde al castello di risalita del ponteggio in quota, vano di accesso all’area lavori e quindi indispensabile fino alla fine del cantiere. 
Le modalità di posa non sono differenti da quelle adottate (posizionamento attraverso sagoma cartacea) per tutti gli elementi scultorei del soffitto ligneo con la sola differenza che si è voluto identificare l’orientamento delle figure esattamente come era in origine. La scansione laser eseguita anni fa, documentazione risultata preziosissima nell’intero sviluppo di restauro e ricostruzione dell’apparato ligneo, è stata utilizzata anche in questo caso per identificare sia la precisa posizione del gruppo scultoreo sul fondo del cielo (che è costituito ovviamente dallo sfondo verde del lacunare) sia l’orientamento delle figure. In pratica, l’orientamento della figura della Vergine verso Gesù, ossia il suo sguardo, originariamente inclinato di 3° verso il Bambino, è stato riproposto esattamente identico attraverso l’utilizzo dei dati da scansione laser. 

La posa del gruppo scultoreo conclude dunque tutte le lavorazioni del cassettonato ligneo, comprese le ultime rifiniture delle cornici e degli elementi floreali, particolari decorativi che sono stati oggetto di attenzione da parte dei restauratori per poter al meglio riproporre l’effetto decorativo e di profondità originali. Per il restauro è stata impiegata una tecnica mista integrando le scelte fatte per le cornici seriali. Le decorazioni floreali, che sono volumetriche, sono state “sbozzate” secondo le sagome dei volumi originari ma non rifinite scolpendole. La finitura è stata realizzata con tecnica pittorica.
Al termine della posa delle due scene dei santi Patroni di Roma e della Sacra Famiglia si è quindi provveduto alla modifica del ponteggio ed alla sua configurazione per le attività finali di ricollocazione della Natività. 

Si conclude dunque l’immenso lavoro di restauro del cassettonato ligneo del Montano, un’attività complessa che ha visto un intenso confronto tra esimie professionalità del settore ed esperti restauratori. Si tratta di un’attività esemplare che ha costituito occasione di crescita ed esperienza per tutti configurando un caso studio che resterà nel tempo quale riferimento eccellente per interventi futuri. 
Le attività del cantiere tuttavia non si arrestano e continuano i lavori di restauro delle pareti della chiesa e, a breve, anche quelle intese a ricostruire la porzione di pavimento crollata in corrispondenza della cripta sottostante. 

Contemporaneamente alla conclusione della ricostruzione e restauro del cassettonato si stanno completando i lavori di consolidamento e rinforzo del timpano occidentale e della cella campanaria.
Per quanto al timpano si è concordato di lasciare in opera l’incatenamento posto nella fase di messa in sicurezza. Questo in sostituzione della realizzazione dell’intonaco armato ipotizzato nella facciata interna del timpano stesso. La catena è stata traslata di circa 60 cm verso il basso, affinché i due capochiave potessero essere ubicati al disotto del cornicione perimetrale di gronda.
Per quanto alla cella campanaria sono state inserite delle barre orizzontali per legare le quattro vele laterali al corpo centrale della cella stessa.