ISSN 2283-7558

Condividi su

pgattuso

Philomene Gattuso

Autore

Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, Università della Calabria, Rende (Cosenza)

rec_mag 139

L’ARCO DI TRIONFO DEI CARAFA A BRUZZANO

Approccio tecnico-scientifico alla conoscenza per guidare le azioni di restauro conservativo

La Calabria possiede un notevole patrimonio di beni culturali, espressione del susseguirsi nel tempo di numerose civiltà, riconducibili alle popolazioni bruzie e sicule, alle colonizzazioni magno-greche, alla dominazione romana, fino alle manifestazioni della civiltà bizantina, di quelle normanno-sveva ed angioina e dei secoli più recenti.
Il patrimonio storico-architettonico deriva dalla stratificazione culturale che si è sedimentata nei luoghi trasferendosi nei monumenti attraverso la realizzazione di manufatti di bellezza straordinaria, grazie all’operato delle popolazioni locali. Tra i tanti monumenti di pregio, è da segnalare il magnifico Arco Trionfale posto all’ingresso della cittadella di Bruzzano, in Provincia di Reggio Calabria, realizzato nel XVII secolo per simboleggiare la potenza del Duca di Carafa. L’arco di trionfo, vero gioiello architettonico ancora assai poco conosciuto, oltre ad una singolare struttura, presenta la particolarità di superfici interamente ricoperte da affreschi. Purtroppo lo stato di conservazione non appare dei migliori. Nel seguito si propongono i risultati di una specifica ricerca, condotta seguendo una procedura metodologica già sperimentata, finalizzata a mettere in luce le caratteristiche di questo monumento e a delineare possibili misure di restauro e conservazione.



rec 129

RIGENERARE LA CITTÀ

attraverso la valorizzazione degli spazi urbani minori

I tessuti urbani, e particolarmente quelli che si sono formati in seguito ad espansioni spontanee, sono caratterizzati dalla presenza di aree di risulta, spazi liberi e cortili sparsi in modo disorganico. Tale loro frammentarietà può rappresentare un’interessante opportunità per impostare un singolare ed originale approccio di recupero e valorizzazione ambientale. Lo studio, a tal fine, illustra una proposta metodologica che mira a mettere in evidenza i valori identitari delle architetture che delimitano tali spazi. L’obiettivo consiste nell’attivare delle sinergie volte a mettere in relazione spazi e architetture per attivare buone pratiche proponendo la progettazione di piccoli interventi di aree verdi, finalizzati ad arredare e rendere confortevoli gli spazi, in modo da renderli attraenti e quindi da favorirne la frequentazione e la sosta da parte dei cittadini.



rec 128

IL PAVIMENTO A MOSAICO DI VILLA RENDANO A COSENZA

Villa Rendano è un edificio di rilevante interesse storico-architettonico, situato nel centro storico di Cosenza. Considerata uno dei maggiori esempi di architettura ecclettica in Calabria si caratterizza per la prevalenza di un gusto scenografico che traspare dalle innumerevoli decorazioni e dalla presenza di ampie sale, ciascuna con destinazione d’uso determinata, abbellite da soffitti dipinti. Sono illustrati in questa nota i risultati sperimentali di una indagine diagnostica preliminare condotta su una sala della Villa decorata con una pregevole pavimentazione musiva realizzata secondo la tecnica del “battuto di terrazzo” alla veneziana, che ricorda molto gli antichi mosaici romani. Uno specifico protocollo di diagnosi finalizzato ad individuare lo stato di conservazione del mosaico pavimentale è stato elaborato, delineando una metodologia d’indagine che prevede la caratterizzazione cromatica delle tessere musive mediante l’utilizzo di una strumentazione portatile di tipo non distruttivo capace di restituire la lettura delle coordinate di cromaticità in situ in maniera diretta  e rapida. I risultati sperimentali desunti hanno fornito informazioni sui processi di alterazione cromatica in atto nonché sullo stato di conservazione delle tessere musive, dati indispensabili per predisporre un'appropriata attività di tutela, di conservazione e di valorizzazione.