ISSN 2283-7558

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giugno|agosto2022

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L'EDITORIALE

Le rinnovabili, le Soprintendenze

e il silenzio imbarazzante del Ministro della Cultura

Il ministro Cingolani ai primi di settembre ha accusato le Soprintendenze di bloccare lo sviluppo delle rinnovabili in nome della tutela del paesaggio.
La conservazione del paesaggio culturale rappresenta un interesse prevalente rispetto a qualunque altro interesse, pubblico o privato; i
n questo modo sono state screditate le istituzioni più importanti che dal dopoguerra hanno retto la tutela in Italia. L’obiettivo è forse di farle scomparire perché si oppongono a una travisata idea di “progresso”. Ma non è così.

RENEWABLES, SUPERINTENDENTS

AND THE UNCOMFORTABLE SILENCE OF THE MINISTRY OF CULTURE

In the first half of September, the minister Cingolani accused the Superintendents of blocking the growth of renewables in order to preserve the environmental heritage. 

The preservation of these historical heritages should be stronger than other public or private interests.
The goal is to abolish these institutions to persist with the idea of “progress”.



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IL RESTAURO TIMIDO

Anti-Curriculum: quando meno diventa più

Sono convinto che quando s’incomincia a concepire il mondo non solo in termini di addizioni ma di sottrazioni, molte cose diventano più chiare, molti problemi meno difficili da risolvere. Propongo di adottare un nuovo strumento per documentare la nostra esperienza negli interventi di restauro: l’Anti Curriculum. In esso saranno descritte tutte le operazioni che in un edificio non sono state eseguite. L’intervento migliore sarà quello per cui ho fatto meno. Questo non vuole dire non fare niente, ma farlo in maniera intelligente e consapevole.

ANTI-CURRICULUM: WHEN LESS BECOMES MORE

I think that when we begin to conceive the world not only in terms of addition but of subtraction, many things become clearer, many problems less difficult to solve. I propose to use a new tool to document our experience in restoration work: the Anti Curriculum. It will describe all the operations that have not been carried out in a building. The best intervention will be the one for which I did the least. this does not mean doing nothing, but doing it intelligently and consciously.



PILLOLE DI RESTAURO ARCHITETTONICO

REINTEGRAZIONE O AVVERSIONE?

Il caso della volta della Sala delle Pubbliche Accademie nell'ex Collegio dei Gesuiti a Genova

Riprendo il tema trattato nel n. 167 del 2021 (Arte e restauro: creatività con finalità diverse) con un approfondimento relativo a un intervento che oggi possiamo considerare storicizzato: le pitture murali dell’ovale centrale nella volta dell’Aula Magna dell’Università di Genova, eseguite dall’artista Francesco Menzio nel 1959. [...]



PALAZZO BELIMBAU A GENOVA

Rilievi, studi e progetto di restauro

L’articolo presenta gli studi svolti per la conoscenza, il restauro e la rifunzionalizzazione di Palazzo Belimbau attualmente oggetto di interventi conservativi, dal 2000 di proprietà dell’Università degli Studi di Genova, appartenente al cosiddetto sistema dei Palazzi dei Rolli e, dal 2006, inserito nella lista UNESCO del Patrimonio dell’Umanità.

PALAZZO BELIMBAU IN GENOA

Restoration, surveying, study and design

The article focuses on the studies carried out for the knowledge, restoration and reuse of Palazzo Belimbau in Genoa, owned by the University of Genoa since 2000, included in the system of Palazzi dei Rolli and, since 2006, in the UNESCO World Heritage List.



LO STRANO CASO DELLA FONTANA DELL'ERCOLE ALLA VENARIA REALE

Questa rivista ha ospitato tempo fa una serie di contributi critici sul restyling della chiesa di S.Gennaro, capolavoro di Ferdinando Sanfelice (1745), trasfigurata dal restauro (poi definito “installazione” dal direttore del Museo autonomo di Capodimonte) dell’archistar Calatrava. Uguale dibattito dunque susciterà lo stravagante ripristino della monumentale Fontana d’Ercole nei giardini della Venaria Reale, iniziato nel 2017 e appena inaugurato tra il tripudio delle autorità e della stampa torinese.



BONUS FACCIATE E RESTAURO DELLE SUPERFICI

Due esperienze milanesi rispettose della storia e della materia dell'edificio

Un condominio davanti al Castello Sforzesco, edificato nel 1895, e una villa voluta da una famiglia di commercianti tedeschi nel 1909. Il restauro delle facciate, finalizzato alla più attenta conservazione delle superfici materiche originarie, pone attenzione all'intonaco eseguito con una particolare tecnica, senza finitura pittorica, e alla pietra artificiale, imitazione del marmo di Verona; nella villa, le analisi di laboratorio hanno documentato una velatura pittorica, con funzione di patina artificiale sui cementi decorativi.

TAX BONUS FOR FACADE RENOVATION AND SURFACE RESTORATION

Two interventions in Milan respectful of the history and materials buildings

A building in front of Castello Sforzesco, constructed in 1895, and a villa commissioned by a German merchants’ family in 1909. The facades’ restoration, which aims for the best conservation of the original materials, focuses on plaster, displayed with a particular technique, without painting, and on artificial stone, that imitates the marble of Verona. In the villa, the laboratory analysis documented an artificial painted patina on the decorative cement.



SISMA EMILIA 2012_Parte 5

IL CONFRONTO NEL RESTAURO POST-SISMA

L'incontro tra competenze della sicurezza e della tutela

La specializzazione delle competenze in edilizia ha portato nel secondo dopoguerra all’allontanamento dei percorsi formativi e delle esperienze lavorative fra chi si occupa di restauro, conservazione e recupero dei beni monumentali e chi segue invece le tematiche della statica delle strutture e dell’ingegneria antisismica. Le campagne di ricostruzione post sisma portano queste competenze necessariamente a incontrarsi, confrontarsi e trovare soluzioni e criteri condivisi. Viene rappresentata l’esperienza della ricostruzione emiliana dopo il sisma del 2012, con un quadro sul contesto di partenza, le scelte gestionali che hanno condizionato il processo e l’impegno continuo di professionisti, amministrazioni e imprese per una ricostruzione di qualità, mostrando i risultati ottenuti a 10 anni dall’evento e i problemi ancora da risolvere.

STRIKING A COMPROMISE IN POST-EARTHQUAKE RESTORATION

How to combine the needs for structural safety and heritage protection

The growing specialization in the professionals of the building sector led from the last decades of the XX century to a deep distinction in the education and professional experience: at one side, architects deepened the restoration of monuments and their maintenance; on the other, engineers focused on structures statics and dynamics. After-shock reconstruction campaigns imply that many competences are to be involved in the design process, so that the different figures need to meet and share solutions and criteria. The Emilia reconstruction process after the 2012 event is here represented, reporting on the decisive governance guidelines, and the continuous engagement for professional, public administrations and building enterprises to achieve the best quality in the reconstruction, and showing the reconstruction progresses 10 years later and the problems yet to deal with.



PARTE 2

LA STORIA E LA TECNOLOGIA DELLA CALCE

La calce idraulica naturale e il suo largo impiego nell'edilizia moderna

Un approfondimento sulla calce idraulica il cui impiego si è largamente diffuso negli ultimi decenni. I primi cenni storici sull’uso della calce idraulica si attestano attorno al 1400-1500 d.C. circa, essa si ottiene per cottura di strati di rocce calcaree sedimentarie, dette marne, in forni tradizionali, a una temperatura indicativamente compresa tra i 1000 e 1200 gradi centigradi. Sia la calce aerea che la calce idraulica potrebbero essere adatte all’attività di restauro, la scelta dell’una o dell’altra varia in base al tipo di edificio e al risultato che si vuole ottenere.

PART 2

THE HISTORY AND TECHNOLOGY OF LIME

Natural hydraulic lime and its wide use in modern construction

An in-depth study of hydraulic lime, whose use has become largely widespread in recent decades. The first historical records of the use of hydraulic lime date back to 1400-1500 AD. Hydraulic lime is obtained by cooking layers of sedimentary limestone rocks called marl in traditional ovens at a temperature approximately between 1000 and 1200 degrees centigrade. Both hydraulic and non-hydraulic lime may be suitable for restoration, the choice of one or the other depends on the type of building and the result you want to achieve. 



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da ADSI

"LE DIMORE STORICHE"

Rivista quadrimestrale online dell'Associazione Dimore Storiche Italiane

All’interno di una corrisposta attenzione alla conservazione di beni culturali a larga scala, Adsi e rec_magazine hanno stipulato nel 2021 una convenzione di collaborazione per la diffusione delle conoscenze tecnico scientifiche e della valorizzazione di beni vincolati prevalentemente privati. È intenzione di Adsi di tenere aggiornati i lettori di rec_magazine sulle nuove iniziative intraprese dall’associazione come sui progetti e proposte seguite e instaurate. L’ultima iniziativa riguarda la pubblicazione di una rivista online che ha visto poco fa la sua comparsa in rete.



IL RESTAURO DELLA CHIESA DI SAN PIETRO IN CRYPTIS AD OFENA

La rinascita di un edificio di culto benedettino

La chiesa di San Pietro in Cryptis presso Ofena è una delle più importanti testimonianze della diffusione del monachesimo benedettino in terra aquilana. Gli affreschi che la decorano, restaurati negli anni novanta, sono stati purtroppo interessati da nuovi fenomeni di degrado a venti anni di distanza dal primo intervento. L’articolo ripercorre materiali e metodi impiegati nella nuova campagna di restauro del 2019, descrivendo anche i lavori architettonici che hanno permesso di eliminare le cause del degrado degli apparati decorativi.

THE RESTORATION OF SAN PIETRO IN CRYPTIS CHURCH IN OFENA

The rebirth of Benedectine place of worship

The church of San Pietro in Cryptis near Ofena is one of the most important testimonies of the spread of Benedictine monasticism in L'Aquila. The frescoes that decorate it, restored in the nineties, were affected by new degradation phenomena twenty years after the intervention. The article traces the materials and methods used in the new restoration campaign in 2019, describing also the architectural works that made it possible to eliminate the causes of the decay of the decorative elements.



in cantiere con ... BIODRY

DEUMIDIFICAZIONE

Il caso di Villa Sommi Piacenardi a Olgiate Molgora

Villa Sommi Picenardi, sita in provincia di Lecco ad Olgiate Molgora, è composta da una villa padronale con annessa cappella dedicata a San Galdino e risalente al 1703, da una cascina e da un ampio parco che oppone, sul retro della villa, un complesso giardino all’italiana ad un giardino all’inglese sul lato frontale. La villa si articola attorno ad una torre da cui parte un impianto settecentesco profondamente rimaneggiato alla fine del XIX secolo.



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in cantiere con ... BOSSONG

ACQUEDOTTO MONUMENTALE DI GUAMO - LUCCA

Incatenamenti e ancoraggi per il consolidamento e rinforzo degli archi

La coppia di catene posta all’intradosso dei primi cinque archi, a livello delle reni, è stata realizzata con elementi in acciaio inossidabile collegati tra loro in modo da dare continuità tra le parti a vista (catene) e quelle interne ai pilastri (ancoraggi). In primo luogo è stato necessario eseguire le perforazioni in corrispondenza dei tratti di pilastro attraversati
dagli incatenamenti, perforazioni eseguite con carotaggio continuo, con sonda diamantata, a sola rotazione. Successivamente sono stati posizionati gli incatenamenti: prima l’inserimento delle parti di catena all’interno dei perfori e poi il collegamento delle parti di catena a vista con manicotti tenditori.



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in cantiere con ... VICAT

MATERIA E SUPERFICI

L'intervento alla Masseria Palombara ad Oria, Brindisi

Circolarità, sostenibilità, autenticità sono state le linee guida che hanno caratterizzato il restauro conservativo di un’autentica Masseria pugliese del 1500, la Masseria Palombara, incastonata tra uliveti, mandorleti e palmeti della campagna Salentina, ad Oria, nella provincia di Brindisi. L’immobile, abbandonato da più di 60 anni, è stato l’oggetto di un restauro che ha riguardato la Masseria nel suo insieme: un involucro di oltre 600 anni efficientato come una casaclima senza rinunciare alla conservazione dei luoghi, nel loro aspetto più autentico.



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