Le Soprintendenze, sempre colpa loro?
Come sarebbe stata l’Italia se non ci fossero state le Soprintendenze? Si deve riconoscere alle Soprintendenze la tutela del paesaggio e dei beni architettonici in Italia, si deve dare loro merito e a quel risicato numero di funzionari che vi operano di aver bloccato speculazioni, scempi e devastazioni di monumenti che per decenni si sono infranti sulle loro dighe. Non è facile far capire al mondo degli operatori privati e della politica che i valori della permanenza dei beni storici e del loro sviluppo compatibile e non prevaricante necessitano anche a volte di scelte scomode e impopolari.
Is it always the Authorities fault?
How Italy would have been without the cultural authorities?
Is because of the cultural authorities that the italian landscape and its cultural heritage has been protected and safeguarded throughout these years.
These officials blocked many possible damage to our monuments and architectural patrimony.
However, is not easy to let them understand that in order to safeguard the latters, sometimes we do need to come with uncomfortable choices and decisions.
Il progetto sul costruito tra necessità di conservazione ed esigenze di trasformazione
La premessa è che condivido pienamente l’editoriale di Cesare e l’apprezzamento senza se e senza ma dell’operato delle Soprintendenze. Dopo di che provo a definire il mio punto di vista (senza pretendere di avere ragione, e qui in forma di sintesi essenziale), dove sostengo che il progetto sul costruito - possiamo definirlo di manutenzione, riqualificazione, riuso, restauro, in relazione all’intensità delle opere e agli obiettivi dell’intervento - non può che essere un progetto unitario e affrontato, nella sua complessità, con modalità sistemiche.
La vicenda della pensilina di Palazzo dei Diamanti
Sulla disputa del Palazzo dei Diamanti sono in evidenza almeno due principali profili di discussione: la revocazione di un concorso di selezione del miglior progetto, che era già stato regolarmente concluso; l’opposizione di principio all’inserimento dell’architettura contemporanea nel contesto storico. Su queste premesse vorremmo svolgere un ragionamento il più sereno possibile, considerando le ragioni che sono rappresentate ed esistono in entrambe le posizioni emerse.
Villa Rucellai
Il patrimonio di beni culturali italiano è così vasto e diffuso sul territorio che si possono incontrare piccoli gioielli anche nei luoghi più reconditi e dimenticati.
Questo è il caso di studio di una piccola struttura portante lignea, parte di un edificio attribuito all'Alberti, realizzato da Giovanni Rucellai nel 1456 e per questo denominato Villa Rucellai. Benché citata da testi storici compreso lo Zibaldone Quaresimale, delle parti antiche di legno si conosceva ben poco.
L'articolo descrive la serie di indagini messe in atto allo scopo di ottenerne la conoscenza più ampia e approfondita possibile, propedeutica a eventuali lavori di recupero e restauro, e comunque indispensabile a conseguire la necessaria consapevolezza del bene storico–architettonico.
Villa Rucellai
The Italian cultural heritage is so widespread in the Nation that one can find small jewels even in the most hidden and forgotten place.
This is the case study of a small timber structure, part of a building ascribed to L. A. Alberti, built by Giovanni Rucellai in 1456 and for this reason called Villa Rucellai. Although mentioned by historical texts, including the Zibaldone Quaresimale, some ancient wooden parts were unknown.
The article describes the series of investigations carried out with the aim of achieving a wide and thorough knowledge, preparatory to a possible restoration, and essential for the awareness about historical-architectural good.
CAM, Criteri Ambientali Minimi
Il decreto ministeriale 11 ottobre 2017 recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici” promuove strategie di sostenibilità ambientale in tutte le fasi del processo di acquisto delle Pubbliche Amministrazioni. Ma in che modo i recenti progressi normativi, in materia di Appalti Verdi, riguardano gli interventi di restauro?
Minimum environmental requirements for public procurement
The ministerial decree 11th October 2017 specifies the guidelines for the award of public contracts.
The aim is to improve the energy efficiency and sustainability in the procedures of design, construction, renovation and maintenance of public buildings.
But how these legislative progress, in the field of green public procurement, concern restoration activities?
Valorizzare il patrimonio storico in modo compatibile
L’incontro è rivolto ai proprietari di immobili storici, ai loro tecnici, consulenti e amministratori che sono impegnati nella riqualificazione e nella messa a reddito del patrimonio architettonico storico e del paesaggio.
Il seminario intende coinvolgere chi vuole valorizzare tramite un restauro attento, colto, compatibile e sostenibile il proprio patrimonio storico e architettonico che è costituito non solo dalle emergenze di ville, palazzi, castelli ma anche dall’edilizia minore, dai borghi rurali, dalle barchesse e dall’edilizia alpina nelle sue variegate tipologie. A questi straordinari e unici valori della nostra terra è da aggiungere il paesaggio che, da sempre dimenticato e trascurato, può diventare quel plus valore che incornicia e ed esalta le risorse architettoniche.
Lettera aperta delle Associazioni al MiBAC, 9 marzo 2019
Il Convegno nazionale dell’ARCo, tenuto al Palazzo Reale di Napoli nei giorni 8 e 9 marzo 2019, ha concluso l’attuale consigliatura insediata nel marzo 2013 ed è stato dedicato a mettere in evidenza i buoni interventi di restauro nel campo della conservazione, dell’adeguamento e del riuso.
La tavola rotonda conclusiva, ha sottoposto alla discussione una lettera aperta al MiBAC, proposta dall’ARCo, che riguarda l’attuale e pericolosa sovrapposizione di competenze e prerogative in materia di gestione degli interventi sul patrimonio architettonico tutelato, particolarmente dannosa nella materia del latente conflitto tra conservazione e sicurezza.
L'Aquila 2009-2019
L’evento devastante del sisma che ha colpito la città di L’Aquila e il territorio circostante continua ad essere argomento di attualità e di attenzione per tutti coloro che a vario titolo si occupano e si sono occupati dei danni, dalla messa in sicurezza alle riparazioni, dal restauro alla ricostruzione.
A nostro avviso è importante continuarne a parlare di questo evento per accrescere la nostra conoscenza, per imparare dagli errori, per provare a cambiare la mentalità, per investire in prevenzione e per diffondere utili
metodi e strumenti di lavoro.
CONSERVAZIONE E SICUREZZA
Di fronte al rassegnato susseguirsi dei crolli di molti edifici storici, sollecitati dalle scosse sismiche degli ultimi 10 anni, più che mai è viva la necessità di promuovere una concreta cultura della sicurezza, capace di coniugare il giusto rispetto per le peculiarità architettoniche del bene monumentale. Sicurezza e conservazione sono due facce della stessa medaglia: senza sicurezza non potrà esserci conservazione futura del bene monumentale, soprattutto in aree ad alto rischio sismico. Per raggiungere tale obiettivo è indispensabile possedere un’adeguata conoscenza delle tecniche di consolidamento, soprattutto in relazione ai nuovi materiali, oltre ad una capacità critica ad operare scelte tecniche compatibili con il valore artistico e storico di ogni singolo contesto monumentale.
CONSERVATION AND SAFETY
Faced with the resigned succession of the collapses of many historical buildings, suffered the seismic shocks of the last 10 years, more than ever there is a need to promote a concrete culture of safety, able to combine the right respect for the architectural peculiarities of monumental heritage. Safety and conservation are two sides of the same coin: without structural safety there can be no future conservation of the architectural heritage, especially in areas with high seismic risk. To achieve this goal it is essential to have an adequate knowledge of strengthening techniques, especially in relation to new materials, as well as a critical ability to make technical choices compatible with the artistic and historical value of each individual monumental context.
Il talento della carezza
Quale può essere il nostro ruolo nella catena di esistenze che abitano gli edifici? Come possiamo inserirci nel flusso con la nostra interpretazione, con la nostra stratificazione che risponda alle nostre esigenze senza tradire i nostri avi e intralciare i nostri nipoti?
The virtue of caress
What can be our role in the chain of existences that inhabit buildings? How can we fit into the flow with our interpretation, with our stratification that meets our needs without betraying our ancestors and hindering our grandchildren?
I sette libri d’Architettura
La rubrica intende illustrare il grande patrimonio librario e documentale della Biblioteca 'Leo Finzi' della Fondazione Collegio Ingegneri e Architetti di Milano e consente ai nostri lettori di sbirciare tra le antiche pagine di questi scritti. In queste pagine sfogliamo i celeberrimi volumi cinquecenteschi di Sebastiano Serlio.
Appalto pubblico e restauro
Anche nel campo del restauro, le stazioni appaltanti ex art. 95 del codice dei contratti pubblici, possono procedere all’aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, o sulla base dell’elemento prezzo o del costo, seguendo un criterio di comparazione costo/efficacia quale il costo del ciclo di vita, conformemente all’articolo 96.
Oggetto di questo approfondimento è l’analisi dell’obbligo di indicazione separata dei costi della manodopera e degli oneri aziendali in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
From know-how to show-how_P2
Nell’investigare nuovi significati del dualismo know-how/show-how, l'articolo riflette sul ruolo e sull'importanza delle tecnologie di comunicazione per l'intervento sulla preesistenza storica. L’analisi di alcuni noti restauri e delle relative vicende mediatiche offre l’occasione per esaminare processi e strumenti informativi chiamati a veicolare i contenuti del progetto, interrogarsi sulla loro efficacia in relazione alle istanze della disciplina, nonché ricercare spazi e modi di divulgazione capaci di trasferire conoscenza e contribuire concretamente alla tutela del patrimonio.
From know-how to show-how_P2
The dualism know-how/show-how comprises different features and reading keys. This second article reflects on the role and importance of the ICT - Information and Communications Technologies for the intervention on historical pre-existence. The analysis of some well-known restoration works and the related media events offers the opportunity to examine processes and information tools for conveying the project contents, to question their effectiveness concerning the issues of the discipline, as well as to investigate ways of dissemination leading concretely to the transferability of knowledge and protection of Cultural Heritage.
Moderno Costruito Esistente Visitato
L’articolo costituisce la presentazione del volume di Pietro Valle ‘Moderno Costruito Esistente Visitato’ (C. Editrice Libria, Melfi 2018). Il libro, già presentato a Gorizia, Udine, Milano e, infine, a Napoli nel corso di un convegno organizzato da do.co,mo.mo con l’Ordine degli Architetti di Napoli, ripercorre le vicende dell’architettura moderna tra l’inizio del Novecento e la revisione critica post anni ’60 attraverso opere del panorama internazionale scelte e filtrate dall’esperienza personale dell’Autore.
“Moderno Costruito Esistente Visitato”
This article is an introduction to Pietro Valle’s book ‘Moderno Costruito Esistente Visitato’ (C. Editrice Libria, Melfi 2018), recently presented in Gorizia, Udine, Milan and also in Naples at a conference organized by do.co,mo.mo and the Roll of Architects of Naples. The book is a travel into the history of modern architecture, between the early 20th century and the critical review after the 1960s, through some international works selected and filtered through the personal experience of the Author.
Il Restauro dell’Architettura Moderna
Riconoscere l’architettura ‘moderna’ per il valore che essa può esprimere è oggi un percorso indispensabile per poter intervenire con consapevolezza sul cantiere dell’architettura più recente.
Scaturisce da ciò il corso ideato da Assorestauro in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Firenze, svoltosi nel 2016 e che, sull’onda del successo di questa edizione, si ripeterà nel 2019 in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Modena.
MATERIALIACADEMY
Lo studio dei Beni Culturali dell’architettura storica e moderna mette in evidenza come la forma e la struttura degli edifici siano strettamente relazionati ai materiali con i quali sono stati costruiti. Le soluzioni architettoniche, definite in fase di progetto e ideazione, nascono da uno stretto confronto con le proprietà dei materiali che potevano essere
reperiti ed utilizzati. Conseguentemente, il materiale rappresenta allo stesso tempo la forza e il limite che guida la mano dell’architetto progettista e costruttore.
Il ruolo del Committente in un progetto di architettura
Colui che commissiona un intervento di restauro per un edificio storico, rispetto al cliente dell’architetto che opera secondo la ristrutturazione e la nuova costruzione, è una figura di rilievo particolare: si avvia in un’impresa incerta e rischiosa in relazione a tempi e costi, mette in moto una iniziativa che viene riconosciuta essere nell’ambito dell’industria
culturale così, mescolando i due concetti, si espone ad un lungo e faticoso confronto tra la scoperta delle ragioni storico artistiche del manufatto, le soluzioni tecnico-costruttive, i contrasti che vengono a stabilirsi tra i vari ruoli posti in gioco, tutti opinabili, nessuno definitivo, più che altro un gioco di forze.
Digital Manufacturing e Cultural Heritage_P2
Il presente contributo indaga le possibilità progettuali e realizzative definite dall’utilizzo di strumenti robotici per simulare una procedura di restauro on site attraverso additive manufacturing. A tale scopo si è deciso di ipotizzare un intervento di fabbricazione additiva, programmata attraverso algoritmi generativi, su una lacuna muraria riprodotta in laboratorio a seguito di una campagna di rilievo su un edificio storico in stato di degrado dovuto ad incuria e abbandono.
Digital Manufacturing and Cultural Heritage_P2
The present contribution aims at investigating the role of new digital technologies and manufacturing tools that could support the decision-making phases for innovative interventions on Cultural Heritage. In turn, knowledge of traditional construction systems and craft methods as a metaphorical boundary, in which the design outcome should be tailored, will be required.